lunedì 16 novembre 2009

odi et amo (variazione sul tema)

Intuisco..ma non sono certa che l'intuito mi dica tutto: la conoscenza che avevo di te era filtrata, offuscata da quelle passioni che neghi a te stesso (per quale motivo, poi?).
Rivedo, ripenso, rileggo, rifletto.
è vero: le mie mani non tremano più e il cuore non teme il rifiuto inespresso, ma palesato dalle tue ermetiche parole, intrinseco in ogni gesto.
eppure non ho smesso di volerti, di "sentirti"..
..
ma..ripercorrendo l'ultimo anno mi accorgo che, come Alice, sono quasi annegata in un mare di lacrime.....

e..........
come Catullo
odi et amo.

martedì 15 settembre 2009

Ladyhawke ha tolto tutti igranelli di polvere..

Ladyhawke ha tolto tutti i granelli di polvere: l'ultimo se n'è volato con la brezza leggera di settembre.
Un'estate generosa non è riuscita a farla spostare dal ciglio della strada, nemmeno di un centimetro nonostante il via vai di persone che le passavano davanti.
c'era chi la guardava con sospetto, chi invece, le lasciava qualche spicciolo credendola una mendicante e poi..c'era qualche bambino che la scrutava per un po' per poi salutarla con un gesto complice, come a dire: io so perchè fai così.
e la polvere scivolava via.
con la pioggia o con il sole rimaneva davanti al portone che lei stessa aveva chiuso, aspettando il momento di alzarsi e andare.
Avrebbe voluto, ma qualcosa la tratteneva: nelle notti senza luna sentiva una voce sussurrarle "sai cos'è il buio?".
finchè non avesse trovato la risposta avrebbe continuato ad attendere..
e la polvere scivolava via..

un pomeriggio assolato una mano nodosa e ruvida le capitò davanti agli occhi.
La dama non alzò neppure gli occhi, disse solamente: "Il buio non è solamente assenza di luce."
una voce profonda le rispose: "Quando l'allievo è pronto, il maestro appare. Andiamo".

L'ultimo granello di polvere volò via.






sabato 20 giugno 2009

cambieranno mai gli equilibri???

"ti odierò se potrò; altrimenti ti amerò mio malgrado:
anche il toro non ama il giogo, eppure porta il giogo che odia.
Fuggo dalla tua infedetà, eppure mi riporta indietro la tua bellezza;
detesto la tua condotta, ma amo il tuo corpo.
Così non riesco a vivere nè con te nè senza di te,
e mi sembra di non sapere cosa voglio davvero" (Amores,III,II,vv.33-40)

martedì 2 giugno 2009

D'OH!

....come Homer dico D'oh, davanti ad un treno che è partito un attimo prima che riuscissi a salire.
Dal finestrino quel viso  mi guarda sconsolato: "davvero non l'avevi capito? Non ti accorgevi di me? eppure sono rimasto così a lungo.." sembra dirmi.
Perdonami. 
Credevo che il mio treno fosse un altro: speravo che l'ardente pazienza avrebbe fatto scendere il passeggero che sarebbe diventato il compagno di viaggio di tutta la vita; ma quel passeggero non è mai sceso , preferendo restare tra le cose note.
La sua cuccetta, le sue valige sempre pronte, le sue riviste e i suoi libri..in parte lo capisco: perchè scendere quando lì c'è tutta la sicurezza, la certezza di cui ha bisogno? 
Ma, testarda, sulla banchina continuavo ad aspettare, incapace di volgere la mia attenzione, il mio sguardo e il mio cuore altrove..e dire che bastavano pochi metri: eri così vicino. Eri nel treno sul binario a fianco.
Hai visto le mie lacrime, sentito i miei sospiri, ascoltato le mie confessioni..aspettando, come e più di me. Aspettando me.
E io non ti vedevo.. fino a quando il capostazione ha annunciato la tua partenza: hai chiamato il mio nome e mi hai lanciato un bacio e un sorriso triste.
L'ho capito troppo tardi..e ora, il tuo treno   si fa sempre più distante, si perde lontano, fino a sparire. 
..
..
.... 
........
................................. Ora che lo so....... ti ritroverò, ti raggiungerò, e se lo vorrai, viaggeremo insieme. .. 
Vado a fare il biglietto.


venerdì 1 maggio 2009

A te che sei Teseo (accompagnata da Chopin)

Per il mondo eri
l’ateniese che sconfisse mio fratello:
ai miei occhi eri un regalo,
mandato dal Destino.

Condurti là dentro è stato un errore?
Tutte nostre parole
Non hanno fatto altro che confondermi..
(labirinti nel labirinto….dove mi hanno portata?)
Ti sono servita solo
Per uscire dall’ ingegnosa costruzione
Del caro vecchio Dedalo?( Per arrivare a Fedra, sorella ed amica?)

Perché ora rimango io
Sola,
incapace di sbrogliare
una matassa informe di punti interrogativi..
E una cocente delusione..
Che porta il tuo nome.

lunedì 20 aprile 2009

un'altra poesia..

Danza dei veli

Mi avvicinerò piano,
un passo alla volta,
come accarezzandoti
toglierò ad uno ad uno
tutti i veli
con i quali io stessa ti ho avvolto

In piedi, davanti a te,
non abbasserò lo sguardo,
non ti volterò le spalle
per scappare lontano.

Con gli occhi della verità
affronterò il tuo sguardo irrevocabile.

(L'anima di una persona è nascosta nel suo sguardo, per questo abbiamo paura di farci guardare negli occhi Jim Morrison)

venerdì 10 aprile 2009

colei che per viltade..

ecco..
Paura..maledetta paura.
Paura della paura, paura del "no", paura di guardarmi alle spalle e capire di essere andata troppo lontano.
Dolore: uno dei modi che Lui ci ha dato per comprendere, ne sono sempre più convinta, uno dei più immediati. forse troppo, ma mai inutile.
Stupore. Quello nel realizzare che è stato tutto un sogno, meraviglioso, viola, rosso, giallo, blu: caleidoscopico.
ma ora? ora sono sveglia: grigio tutto intorno e solitude.
Puro spleen, direbbe la Sister. ..
Gioia: gli amici che regalano punti di vista e consigli preziosi...consigli inattesi che fanno sorridere il cuore e gli occhi. Nessuno ha puntato il dito per dire: te l'avevo detto( sebbene l'avessero detto), ma tutti hanno spalancato le braccia per accogliere la mia incoerenza.
Sincerità, non quella della canzone, ma quella che devo usare verso me stessa; per rispondere alla domanda. (ha ragione lui, meglio essere trasparenti verso sè stessi, guardarsi senza pre-giudizi..e accettare -accettarsi)..
Felicità, per colui che rifiutando i canoni e le etichette ha ritrovato il coraggio di amare, di tentare, di osare.
Coraggio, quello che stasera vorrei avere: "prendi il telefono Mary, componi il numero TENTA....non sei tu quella che dice che i rimpianti sono pessimi?? Meglio i rimorsi!!"..
e..Viltade: stasera proprio mi rifiuto.
Stasera no.















Non dormirò più.

Dal centro di questo silenzio,
mi rendo conto
che è stato
un bellissimo,
cangiante,
inconsistente,
fragile
sogno.

La realtà è ben altra cosa:
perdonami.

lunedì 30 marzo 2009

πρόσωπον

......."sono qui.
."..Ma tu non mi vedi,
inespressiva
la maschera
rimanda l'immagine
dell'indifferente serenità
che mi tiene sveglia
nelle notti eterne
di marzo

.-Elegante posticcio,l
a parte più esposta
cela il segreto..-

...."sono qui"..

Moderna Eco
divento sola voce
che accarezza i tuoi pensieri.
-Intonerò canti per alleviare
il tuo dolore, per celebrare la tua gioia,
mi riempirò del tuo silenzio-

.."Sono qui"..

Non so quanto resterò
- a chi è dato saperlo?-,
ma so che un giorno
la maschera
cadrà

....le mani che la raccoglieranno
saranno
le mie?

sabato 21 marzo 2009

Da Aut -Aut

"io divido il mio tempo così: metà
dormo e l'altra metà sogno. Quando
dormo non sogno, ed è un peccato poichè
sognare è la suprema genialità"
(Victor Eremita alias Soren Kierkegaard)

venerdì 20 marzo 2009

Signora anche lei è qui per la dottoressa?" chiedo ad una donna intenta a leggere una rivista di gossip.la signora fa un vago cenno di assenso e torna alle sue letture.
Faccio per sedermi quando una voce alle spalle dice "Mamma quando tocca a noi?", mi volto e vedo una bambina che avanza faticosamente verso la donna e le si siede accanto.
Avrà avuto sette, forse otto anni..Un paio di occhiali troppo grandi incorniciavano due occhi inquieti.
Teneva in mano un videogioco..è stato come tornare indietro, rivedere me stessa..e le ho sorriso. senza pietà, senza giudizio.
Forse anche con comprensione.
e mi ha sorriso a sua volta:senza parlare ci siamo capite
.avrei voluto dirle tante cose..avrei voluto dirle :
" Bambina,
quello che senti ora
- la paura, lo sconforto,il disagio,la rabbia-
passerà..

è solo un momento.
perchè crescerai,
non ti saranno risparmiati
il dolore,la fatica,
la cattiveria di chi non sa.
Piangerai.. è vero.
Ma è altrettanto vero che riderai,
conoscerai persone straordinarie,
ti innamorerai di chi ti spezzerà il cuore,
e poi di chi te lo rimetterà in sesto.
Proverai l'incanto del mare in burrasca,
dei tramonti estivi,
di una mano sincera
che ti accompagneràper tutta la vita.

Non sarà facile,
ma ricorda che ognuno ha le sue difficoltà:
non sei la prima, non sarai l'ultima.
E anche se ora non lo credi,
sappi che hai avuto un dono grandissimo:
la Vita.
usala,
consumala fino all'ultimo giorno:
fino a che avrai le risposte che cerchi!
Credimi. Fidati.
ce la farai! "

nella frazione di un sorriso, in quel non-detto, ho pensato tutto questo.
Spero l'abbia percepito..e io..beh..
ho fatto la pace con me stessa.
Niente dottoressa per oggi, magari più avanti: pronta a qualunque verdetto. :)

martedì 17 marzo 2009

Lusus

Egregio Signor S,
come ringraziarvi per quello che avete fatto per me in queste giornate accarezzate dal sole?
potrei usare tutte le parole che siamo soliti scambiarci nei nostri duelli notturni o ricorrere alla sottile arte che tanto amate, ma non sarebbe abbastanza.
vi lascio allora ciò che non ho mai avuto modo di dirvi -troppo distanti o troppo vicini per poterlo fare-: un frammento del nostro "essere stati".
Cordialmente,
la signorina M.

Ritratto semiserio del signor S. ..in quel passato che ogni tanto ricordiamo.
"..i suoi baci, mi chiedi?
dispettosi
granelli di zucchero
che solleticano il mio collo

..e le sue mani?
esploratrici coraggiose,
esperte,
capaci di infrangere
falsi divieti

..ma più di tutto..
i suoi occhi vispi
e il sorriso
radioso e beffardo
al quale è inutile
resistere."

ps.
Vivemus et Amemus!(in this strange way!)

Point of..you

ecco:guardati.
ma non nel solito
opaco,
scuro specchio
dove troppe volte
hai visto
l'oscurità che scarnifica la vita.

Avvicinati..
solo per un istante
prova a guardare
nello specchio
che ti dono.

Vedi
molteplicità,
possibilità,
paura,
tenerezza,
entusiasmo,
stupore:
il riflesso è inequivocabile
sei tu.

(all'Ammmmica, che anche stamattina mi ha fatta ridere di gusto!)

lunedì 16 febbraio 2009

Poetic exercise

"l'assenza è una stanza vuota":
finchè non decido di farti entrare, un po' alla volta, a passi leggeri.
non aprire troppo in fretta la persiana: potremmo restare accecati da tanta luce.
ricordi? ci si deve abituare
..impariamo a guardarci nella penombra..

con le dita ti vedo tracciare strani segni sulla scrivania impolverata:
da quanto tempo non passo di qui?
cosa sono quei buffi arabeschi? .. il tuo nome?
e poi il mio.
e un piccolo segno che dici essere :"l'infinito", sorridendo davanti al mio palese disappunto.

(troppo estranei per capirci, troppo simili per non farlo:
viviamo in questo affascinante paradosso.)

non avere fretta di capirecosa siamo.
non cercare sempre "la categoria giusta".
solo così sarai la costante presenza tra queste quattro pareti.

giovedì 12 febbraio 2009

Cambiamenti


il cambiamento: un momento che arriva prima o poi per tutti e che ci tocca in maniera diversa e speciale. c'è chi lo teme e chi lo cerca, chi lo posticipa il più possibile e chi lo vive con serenità; ma il più delle volte il cambiamento anticipa il dolore e -più spesso- è accompagnato da questo sentimento.una separazione, una perdita, una crisi sono vissuti e percepiti in maniera "non felice" : e ci modificano, ci rendono qualcosa di diverso da ciò che eravamo prima. col senno di poi diremo: "migliori" o "arricchiti" , con quel qualcosa in più che ci fa muovere passi avanti sul nostro cammino personale- spirituale (...).il cambiamento spesso comporta un distacco o un allontamento da qualcosa che -volens noles- dobbiamo lasciarci alle spalle per andare avanti..verso dove? verso qualcosa di incerto, di ignoto. quell'ignoto che viene visto con diffidenza ( il proverbio "chi lascia la via vecchia per la via nuova sa quel che lascia, non sa quel che trova" rende molto bene questo sentimento) , quell'ignoto di cui molti hanno paura(..).e per affrontare l'ignoto-cambiamento indossiamo una corazza, un'armatura più o meno solida, intessuta di coraggio e forza. Ci protegge dalla tempesta esterna e allo stesso tempo ci porta a guardarci dentro..ma, ad un certo punto ,l'armatura va smessa: altriimenti -come Narciso- finiremo ipnotizzati dalla nostra immagine riflessa nello specchio d'acqua del fatato stagno, che ci chiede: "dove sei?"

sabato 24 gennaio 2009

"Discutiamo,dunque!"

Una macchina del tempo: ecco cosa vorrei.
Tornare indietro di 24 ore così da poter affrontare tutto quello che è successo con un po’ più di self control, cercando di consolare più che essere consolata.
Guardo in terra: cocci del mio equilibrio andato in frantumi..tanti. troppi. Un tubetto di Vinavil non basta..
Alzo il viso al cielo e chiedo: “Perché?” e le lacrime scorrono roventi sulle guance.
Mi chiedo cosa ho fatto di male, se sia una punizione..Dimmi: cosa non ho compreso, cosa vuoi insegnarmi stavolta?
Ho paura. Ha paura. E sono arrabbiata..poi mi vengono in mente le parole di quell’amico che una volta mi ha detto che Dio accetta di litigare con noi, che ci ascolta.
Così ecco la mia preghiera.

Che Dio mi conceda la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,il coraggio di cambiare quelle che posso cambiare,e la saggezza di distinguere tra le due.
Vivere giorno per giorno,godersi un momento per volta,accettare le avversità come una via verso la pace,
prendere, come Lui fece, questo mondo corrotto per quello che è,non per quello che vorrei,confidare che Lui sistemerà tutto se mi abbandonerò alla Sua volontà.
Che io possa essere ragionevolmente felice in questa vita e sommamente felice accanto a Lui nella prossima, per sempre.
Reinhold Niebuhr(?)


domenica 18 gennaio 2009

Pezzi di Puzzle

(Un tavolo, due calici di vino, una sigaretta che muore lentamente nel portacenere e il ticchettio di un orologio a pendolo)

Lei: “Raccontami qualcosa”
Io: “Tipo?” (gustando a piccoli sorsi ilvino)
Lei: “una delle tue storie, una che non ho ancora sentito”
Silenzio
Io: “La storia di Dio e i puzzle”
Lei (aggrottando le ciglia) “sarebbe?”
Io : “ Immagina che il Divino Geometra ci abbia donato, alla nascita, una scatola bianca:io ne ho una, tu un’altra. se le confrontiamo sono identiche.”
Lei (si accende una sigaretta): “ e dentro cosa c’è?”
Io : “ ottima domanda! (sorridendo) sai che c’è chi si dimentica di averla? O chi non sente il bisogno di aprirla…o chi si limita a guardarla? ..ma se si è abbastanza curiosi, aprendola si trovano i pezzi di un puzzle.”
Lei (stupita e scettica): “un puzzle? ( riflette) uguale per tutti?”
Io: “ no, ognuno ha il proprio…e anche un proprio numero di pezzi. (sorseggia il vino). Mettiamo che – di nuovo- sei una persona curiosa e vuoi sapere quale immagine verrà fuori: inizi a cercare quelli che combaciano, quelli simili per colore..”
Lei (interrompendo) “ So come si fa un puzzle, grazie”(scimmiotta l’amica)
Io: “ok, però ad un certo momento –dopo giorni, mesi o anni- ti accorgi che mancano dei pezzi: non ci sono tutti!”
Lei: “nooo! La scatola fallata!!” (ridono entrambe)
Io: “Ma no! La mancanza è voluta: l’Altissimo, con grande senso dell’umorismo, ha volutamente omesso alcune tesserine. Perché.. ecco.. alcune le possiamo trovare per “caso”, altre invece ce le regalano i conoscenti, gli amici, le persone che come noi hanno iniziato il proprio puzzle personale. E quando qualcuno ci fa questi doni ..non è straordinario?”
Lei: “ma è una ricerca infinita!”(spegne la sigaretta con un gesto esagerato)
Io: “No, no, tutto è previsto dal Padreterno..” ( finisce il proprio vino)
Lei: “ quindi vedremo mai l’immagine completa?”
Io:(annuendo energicamente) “Mi piace credere che l’Ultimo pezzo, quello che chiude il cerchio, quello che permette di avere il finale e dà il senso che abbiamo cercato sia in mano a Lui, che alla fine della vita terrena ci aspetterà con un bonario sorriso..”
Lei: “ ..e quell’ ultimo pezzetto!”
(Si sorridono.l’orologio rintocca la mezzanotte)
Io: “Insomma..io la vedo così.”
Lei: “Mi ricorda un po’ una cosa che ho letto in un romanzo di Baricco, ma diciamo che la tua storia mi è piaciuta: ti meriti un altro bicchiere di vino” (riempie i calici)
Io: “grazie”
Lei: “Facciamo un brindisi: alle tessere colorate e a dove ci porteranno!”
Io: “ e a chi cerca come chi sta per trovare! Cin”

Ad Alice, che mi regala delle "tessere" meravigliose.

venerdì 16 gennaio 2009

cominciando con una poesia


CAVALIERE
(Inferno, III, 51)

L’armatura
lucidata a specchio
è una delle tue migliori performance.

Se avessi saputo
che dentro è vuota
avrei seguito il consiglio del Poeta.