"l'assenza è una stanza vuota":
finchè non decido di farti entrare, un po' alla volta, a passi leggeri.
non aprire troppo in fretta la persiana: potremmo restare accecati da tanta luce.
ricordi? ci si deve abituare
..impariamo a guardarci nella penombra..
con le dita ti vedo tracciare strani segni sulla scrivania impolverata:
da quanto tempo non passo di qui?
cosa sono quei buffi arabeschi? .. il tuo nome?
e poi il mio.
e un piccolo segno che dici essere :"l'infinito", sorridendo davanti al mio palese disappunto.
(troppo estranei per capirci, troppo simili per non farlo:
viviamo in questo affascinante paradosso.)
non avere fretta di capirecosa siamo.
non cercare sempre "la categoria giusta".
solo così sarai la costante presenza tra queste quattro pareti.
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