Egregio Signor S,
come ringraziarvi per quello che avete fatto per me in queste giornate accarezzate dal sole?
potrei usare tutte le parole che siamo soliti scambiarci nei nostri duelli notturni o ricorrere alla sottile arte che tanto amate, ma non sarebbe abbastanza.
vi lascio allora ciò che non ho mai avuto modo di dirvi -troppo distanti o troppo vicini per poterlo fare-: un frammento del nostro "essere stati".
Cordialmente,
la signorina M.
Ritratto semiserio del signor S. ..in quel passato che ogni tanto ricordiamo.
"..i suoi baci, mi chiedi?
dispettosi
granelli di zucchero
che solleticano il mio collo
..e le sue mani?
esploratrici coraggiose,
esperte,
capaci di infrangere
falsi divieti
..ma più di tutto..
i suoi occhi vispi
e il sorriso
radioso e beffardo
al quale è inutile
resistere."
ps.
Vivemus et Amemus!(in this strange way!)
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