Quando penso all'inizio del mese, sempre mi torna in mente l' "Ei fu,.." che la maestra faceva imparare a memoria a tutta la classe e che dopo diciotto anni ricordo ancora.
E quando , come oggi, penso alla fine non sono parole quelle che ricordo, ma il profumo intenso- in certi giorni quasi troppo- dei tigli.
Maggio: troppo facile innamorarsi e troppo complicato spiegare perchè.
Chiedetelo alla ragazza che passeggia lungo il corso tenendo tra le mani un mazzo margherite colorate;
sorridendo ve ne regalerà una, con negli occhi il suo prezioso tesoro.
Non sempre le parole sanno comunicare.
O al barista che canticchia lavorando e che butta lo sguardo alla porta ogni volta che la sente aprirsi:
si scorderà di voi non appena lei varcherà la soglia e la festeggerà con un capuccino tiepido-con-poca-schiuma. Pronto prima che lei lo domandi.
O all'autista dell'autobus che per la fretta di tornare a rivedere quegli occhi scuri non si ferma alla "fermata prenotata", scatenando l'ira funesta di pensionati e vecchiette di ritorno dal mercato della città.
O anche a me, ma ..chi sono io per parlarne?
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